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Lanciata negli anni 1930,
e brevettata da Patek
Philippe nel 1959, l'Ora Universale si è imposta
come modello culto dei grandi viaggiatori e dei
collezionisti di bella meccanica. Con i suoi due
dischi girevoli, essa indica simultaneamente e per-
manentemente che ora è nei 24 fusi orari. Nel 1999,
questo ingegnoso strumento ha fatto un altro passo
in avanti per quanto riguarda la funzionalità adot-
tando un meccanismo brevettato che consente,
quando si cambia di fuso orario, di correggere l'in-
sieme delle indicazioni premendo un pulsante una
sola volta – senza alterare neppure di un secondo
la precisione del movimento. Un'esclusiva degli
orologi Ora Universale di Patek Philippe.
dalla terra alla luna
Per il suo 175
anniversario, Patek Philippe ha rein-
o
terpretato questo leggendario orologio sostituendo
il tradizionale centro del quadrante guilloché « solare »
o il planisfero in smalto cloisonné, con un'indica-
zione delle fasi lunari che apre nuovi orizzonti
tecnici ed estetici. Per ottenerla, la manifattura ha
sviluppato un nuovo calibro automatico, denomi-
nato 240 HU LU. Rinunciando alla consueta fine-
strella con disco ornato di due lune, i tecnici e gli
orologiai hanno immaginato una modalità di raf-
figurazione inedita, mediante una sola grande luna
che gira al centro del quadrante in senso orario. Il
sistema è basato su due dischi in vetro minerale di
estrema sottigliezza. Il disco inferiore, sul quale è
raffigurato il satellite, effettua una rotazione com-
pleta della durata di una lunazione, pari a poco
più di 29,53 giorni.