3.2 Luogo d'installazione
Il generatore deve essere installato in apposito locale con aperture di aerazione verso l'esterno
secondo quanto prescritto dalle norme vigenti. Se nello stesso locale vi sono più bruciatori o aspi-
ratori che possono funzionare assieme, le aperture di aerazione devono essere dimensionate per
il funzionamento contemporaneo di tutti gli apparecchi. Il luogo di installazione deve essere privo
di oggetti o materiali infiammabili, gas corrosivi polveri o sostanze volatili. L'ambiente deve essere
asciutto e non esposto a pioggia, neve o gelo. Per il posizionamento, lasciare sufficiente spazio
attorno all'apparecchio per le normali operazioni di manutenzione. Accertarsi in particolare che la
porta bruciatore possa aprirsi senza impedimenti.
L'installazione all'esterno in luogo parzialmente protetto o non protetto con temperature fino a -
5°C può essere effettuata attraverso l'uso dei kit opzionali:
cod. 056007X0
per modello QUADRIFOGLIO B 70
cod. 056008X0
per modello QUADRIFOGLIO B 125
cod. 056009X0
per modello QUADRIFOGLIO B 220
cod. 056010X0
per modello QUADRIFOGLIO B 320
Seguire le istruzioni di montaggio contenute nel kit, la corretta installazione del kit per esterno pro-
tegge le parti interne del generatore dall'infiltrazione di agenti atmosferici e rende QUADRIFO-
GLIO B con grado di protezione IPX4D.
3.3 Collegamenti idraulici
La potenzialità termica dell'apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del fabbisogno
di calore dell'edificio secondo le norme vigenti. L'impianto deve essere corredato di tutti i compo-
nenti per un corretto e regolare funzionamento. In particolare, prevedere tutti i dispositivi di prote-
zione e sicurezza prescritti dalle norme vigenti per il generatore modulare completo. Essi devono
essere installati sulla tubazione di mandata del circuito di acqua calda, immediatamente a valle
dell'ultimo modulo, entro una distanza non superiore a 0.5 metri, senza interposizione di organi di
intercettazione. L'apparecchio non viene fornito di vaso d'espansione nè di valvola di sicu-
rezza, il loro collegamento pertanto, deve essere effettuato a cura dell'Installatore.
Questo apparecchio può funzionare correttamente anche con una portata minima pari a 0 l/h e non
richiede postcircolazione per lo smaltimento dell'inerzia termica. In riferimento al par. "3.3. R3F
raccolta R edizione 2009" il tempo di postcircolazione prescritto dal costruttore è quindi pari a 0
secondi.
B
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo di rac-
colta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel circuito di ri-
scaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse intervenire allagando il
locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenuto responsabile.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi elettrici.
B
Prima dell'installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni
dell'impianto per rimuovere residui o impurità che potrebbero compromettere il
buon funzionamento dell'apparecchio. Utilizzare condizionanti chimici che sono rico-
nosciuti idonei allo scopo; cioè capaci di rimuovere dalle pareti e dal fondo delle tuba-
zioni e dei vari componenti dell'impianto le melme, gli ossidi metalli e negli impianti a
bassa temperatura anche le biomasse, con la semplice circolazione dell'acqua, ad im-
pianto caldo e/o freddo. I prodotti utilizzati non devono risultare corrosivi e/o aggressivi
per i metalli, per le materie plastiche e non devono modificare in modo significativo il
PH naturale dell'acqua.
B
Deve essere prevista inoltre l'installazione di un filtro sulla tubazione di ritorno impianto
per evitare che impurità o fanghi provenienti dall'impianto possano intasare e danneg-
giare i generatori di calore.
L'installazione del filtro è assolutamente necessaria in caso di sostituzione dei genera-
tori in impianti esistenti. Il costruttore non risponde di eventuali danni causati al genera-
tore dalla mancanza o non adeguata installazione di tale filtro.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno alla sez. 5.1 ed ai simboli
riportati sull'apparecchio.
Tabella. 2 - DIMENSIONE ATTACCHI
MODELLO
A - Mandata impianto
B - Ritorno impianto ALTA TEMPERATURA
C - Ritorno impianto principale / BASSA TEMPERATURA 1" 1/4 filettato 1" 1/4 filettato 2" filettato DN65 flangiato
D - Ingresso gas
fig. 31 - Attacchi
8
IT
B 70
B 125
B 220
B 320
1" 1/4 filettato 1" 1/4 filettato 2" filettato DN65 flangiato
1" 1/4 filettato 1" 1/4 filettato 2" filettato DN65 flangiato
3/4" filettato
1" filettato
1" filettato 1" filettato
fig. 32 - Posizionamento sonda
cod. 3541F574 - Rev. 00 - 09/2017
QUADRIFOGLIO B
Se viene utilizzato un solo ritorno impianto allacciarsi all'attacco di ritorno principale C.
Se vengono utilizzati due ritorni impianto, allacciare il ritorno a bassa temperatura (es. da impianto
a pavimento) all'attacco C e il ritorno ad alta temperatura all'attacco B (es. da bollitore o da ra-
diatori). È necessario inoltre spostare la sonda di ritorno impianto dal pozzetto nel tubo di
ritorno C al pozzetto nel tubo di ritorno B. Una volta riposizionata la sonda, si raccomanda
di fissarla con l'apposita clip (vedi fig. 32).
Nel caso di installazione in batteria è necessario prevedere nel circuito idraulico di ogni caldaia una
valvola di intercettazione motorizzata (comandata dall'apparecchio, vedi schema elettrico fig. 87)
che eviti la circolazione inversa a caldaia non in funzione.
Deve essere inoltre prevista una singola valvola di sicurezza per ogni caldaia secondo le prescri-
zioni "raccolta R".
A tale scopo sono disponibili i seguenti kit opzionali:
052000X0 - VALVOLA A FARFALLA MOTORIZZATA DN50
052001X0 - VALVOLA A FARFALLA MOTORIZZATA DN65
Qualora la regolazione dell'impianto di distribuzione sia indipendente dall'elettronica dei
generatori è consigliabile la realizzazione un by-pass tra il collettore di mandata e quello di
ritorno impianto a protezione dei circolatori..
Caratteristiche dell'acqua impianto
B
Le caldaie QUADRIFOGLIO B sono idonee all'installazione in sistemi di riscaldamento
con ingresso di ossigeno non significativo (rif. sistemi "caso I" norma EN14868). In si-
stemi con immissione di ossigeno continua (ad es. impianti a pavimento senza tubi an-
tidiffusione o a vaso aperto), oppure intermittente (inferiore del 20% del contenuto
d'acqua dell'impianto) deve essere previsto un separatore fisico (es. scambiatore a pia-
stre).
L'acqua all'interno di un impianto di riscaldamento deve ottemperare alle leggi e regola-
menti vigenti, alle caratteristiche indicate dalla norma UNI 8065 e devono essere osser-
vate le indicazioni della norma EN14868 (protezione dei materiali metallici contro la
corrosione).
L'acqua di riempimento (primo riempimento e rabbocchi successivi) deve essere limpi-
da, con durezza indicata nella tabella riportata di seguito e trattata con condizionanti chi-
mici riconosciuti idonei a garantire che non si inneschino incrostazioni, fenomeni
corrosivi o aggressivi sui metalli e sulle materie plastiche, non si sviluppino gas e negli
impianti a bassa temperatura non proliferino masse batteriche o microbiche.
L'acqua contenuta nell'impianto deve essere verificata con periodicità (almeno due volte
all'anno durante la stagione di utilizzo degli impianti, come previsto dalla UNI8065) e
avere un aspetto possibilmente limpido e deve rispettare i limiti riportati nella tabella se-
guente.
PARAMETRO ACQUA
Durezza totale acqua riempimento (°F)
Durezza totale acqua impianto (°F)
PH
Rame Cu (mg/l)
Ferro Fe (mg/l)
Cloruri (mg/l)
Conducibilità ( S/cm)
Deve contenere condizionanti chimici nella concentrazione sufficiente a proteggere l'im-
pianto almeno per un anno. Negli impianti a bassa temperatura non devono essere pre-
senti cariche batteriche o microbiche.
I condizionanti, additivi, inibitori e liquidi antigelo devono essere dichiarati dal produttore
idonei all'uso in impianti di riscaldamento e non arrecanti danni allo scambiatore di cal-
daia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto.
I condizionanti chimici devono assicurare una completa deossigenazione dell'acqua,
devono contenere specifici protettivi per i metalli gialli (rame e sue leghe), anti incrostan-
ti per il calcare, stabilizzatori di PH neutro e , negli impianti a bassa temperatura biocidi
specifici per l'uso in impianti di riscaldamento.
Condizionanti chimici consigliati:
SENTINEL X100 e SENTINEL X200
FERNOX F1 e FERNOX F3
L'apparecchio è equipaggiato di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscal-
damento quando la temperatura dell'acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il
dispositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Se
necessario, utilizzare per la protezione dell'impianto idoneo liquido antigelo, che rispon-
da agli stessi requisiti sopra esposti e previsti dalla norma UNI 8065.
In presenza di adeguati trattamenti chimico-fisici dell'acqua sia di impianto che di ali-
mento e relativi controlli ad elevata ciclicità in grado di assicurare i parametri richiesti,
per applicazioni esclusivamente di processo industriale, è consentita l'installazione del
prodotto in impianti a vaso aperto con altezza idrostatica del vaso tale da garantire il ri-
spetto della pressione minima di funzionamento riscontrabile nelle specifiche tecniche
di prodotto.
La presenza di depositi sulle superfici di scambio della caldaia dovuti alla non os-
servanza delle suddette prescrizioni comporterà il non riconoscimento della ga-
ranzia.
IMPIANTO ESISTENTE
IMPIANTO NUOVO
P < 150 kW
P > 150 kW
P < 150 kW
<10
<5
<10
<15
<10
<10
7 < Ph < 8,5
7 < Ph < 8,5
Cu < 0,5 mg/l
Cu < 0,5 mg/l
Fe < 0,5 mg/l
Fe < 0,5 mg/l
Cl < 50 mg/l
Cl < 50 mg/l
< 200 S/cm
< 200 S/cm
P > 150 kW
<5
<5