LA DETERMINAZIONE DEL CAMPO VISUALE
La determinazione del campo visuale è importante se volete avere un'idea delle dimensioni dell'oggetto che state
osservando. Per calcolare il campo visuale reale, dividete il campo visuale apparente dell'oculare (questo dato viene
dichiarato dal costruttore dell'oculare) per l'ingrandimento. La formula è la seguente:
Campo apparente del Telescopio
Campo Reale = -----------------------------------------------
Ingrandimento
Come potete vedere, prima di determinare il campo visuale, dovete calcolare l'ingrandimento usando l'esempio
precedente, noi possiamo determinare il campo visuale dello stesso oculare da 25mm. L'oculare da 25mm ha un campo
apparente di 50°. Dividendo 50° per l'ingrandimento, che è di 54 volte, si ottiene un campo reale inquadrato di circa 1°.
Per convertire il campo angolare nella unità di misura anglosassone (piedi a 1000 yard), bisogna moltiplicare il campo
per 52.5. Nel nostro esempio, 1° x 52.5 = 52.5 piedi (circa 17 metri) a 1000 yard (poco più di 900 metri).
L'USO DEI FILTRI COLORATI
Celestron possiede un'ampia gamma di filtri utili all'osservazione astronomica. La funzione principale d'ogni filtro è
quella di isolare una particolare lunghezza d'onda prediligendone altre. E' così possibile, far risaltare i dettagli più
visibili in determinate lunghezze d'onda. (Consigliamo il Set di quattro filtri colorati cod. CE94119-20)
Esistono anche i filtri neutri, che pur non bloccando alcuna lunghezza d'onda, si limitano ad affievolirle tutte. Sono utili
nel caso dell'osservazione della luna piena a bassi ingrandimenti.
Dopo aver preso confidenza con il sistema telescopio-oculari, vi consigliamo anche l'utilizzo dei filtri per l'osservazione
planetaria in grado di migliorare i dettagli osservati nonché i filtri UHC/LPR e nebulari che permettono di "non far
passare" le lunghezze d'onde proprie delle lampade al sodio ed al mercurio dell'illuminazione stradale, consentendo così
un miglioramento nella visione delle galassie e delle nebulose planetarie o ad emissione.
Da citare anche i filtri solari in Astrosolar: filtri neutri che consento, ad 1/100.000 della luce solare d'essere osservata.
Approfondimento: la banda passante di un filtro è la finestra di lunghezze d'onda alla quale sono trasparenti, mentre la
trasmissione è data dal rapporto tra la luce trasmessa e quella incidente. Ad esempio, Se osserviamo sul barilotto di un
filtro la sigla 23 significherà che esso fa passare soltanto il 23 per cento della luce incidente.
CONSIGLI GENERALI SULLE OSSERVAZIONI VISUALI
Quando si lavora con uno strumento ottico, occorre seguire alcuni accorgimenti da ricordare per ottenere le immagini
più nitide possibili.
• Evitate di osservare attraverso i vetri. I vetri di una normale finestra sono otticamente imperfetti e perciò possono
avere spessori variabili da una parte all'altra della finestra. Questa disuniformità potrebbe impedirvi di raggiungere la
messa a fuoco del telescopio nella maggioranza dei casi. In alcuni casi, vedreste immagini sdoppiate.
• Non fate osservazioni lungo la traiettoria dei oggetti che emettono un forte calore. Tra questi oggetti sono da includere
le superfici asfaltate durante l'estate e i tetti delle case.
Come riferimento le dimensioni apparenti della Luna piena ad occhio nudo sono circa 0,5°.
• La foschia, la nebbia e l'umidità possono rendere difficile la messa a fuoco d'estate durante le osservazioni terrestri. In
queste condizioni noterete una grande riduzione dei dettagli osservabili. Inoltre, fotografando in queste condizioni,
otterrete immagini leggermente più granulose del normale.
• Se portate gli occhiali da vista, potreste volerli togliere quando osservate con il telescopio. Tuttavia, se volete usare la
macchina fotografica con il telescopio, è necessario portare gli occhiali per avere la certezza di effettuare una messa a
fuoco accurata. Se siete astigmatici, sarete costretti a portare sempre gli occhiali, sia per le osservazioni visuali che per
la fotografia.
• Usate sempre ingrandimenti bassi per l'osservazione di oggetti deboli, come galassie, nebulose o comete.
Per ulteriori informazioni tecniche sull'uso dei telescopi consigliamo i libri :"Il libro dei telescopi" di W. Ferreri ed
IlCastello - "Telescope No Problem" di Emiliano Ricci - "Manuale dell'Astrofilo" di W. Ferreri.
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