Generalità e destinazione d'uso - COMBI
Il presente documento è destinato all'installatore ed all'utilizzatore
fi nale. Pertanto dopo l'istallazione e l'avvio dell'impianto occorre
assicurarsi che esso sia consegnato all'utilizzatore fi nale o al
responsabile della gestione dell'impianto.
I Termoaccumulatori Combinati COMBI 1, 2, 3 XC/WC
costruiti dalla Cordivari S.r.l. sono stati progettati per l'impiego
in quegli impianti di riscaldamento e contemporanea produzione
di acqua calda sanitaria alimentati da un o più sorgenti termiche
a funzionamento tipicamente discontinuo. Infatti grazie alla loro
capacità di immagazzinare calore trovano applicazione negli
impianti di riscaldamento funzionanti con caldaie a combustibile
solido, pompe di calore e impianti solari.
I termoaccumulatori Combi sono sempre costituiti da due
camere delle quali la principale funge da vero e proprio
termoaccumulatore mentre la secondaria (contenuta nella prima)
funge da preparatore di acqua calda sanitaria ad accumulo. Le
versioni Combi 2 e Combi 3 presentano inoltre 1 e 2 scambiatori
a serpentino elicoidale e consentono di sfruttare l'energia termica
generata da un impianto solare ed in generale per separare
idraulicamente più sorgenti termiche.
Il volume principale del Combi connesso ad un generatore a
combustibile solido determina i seguenti vantaggi:
• Consente al generatore di funzionare in modo regolare,
evitando interruzioni dovute a insuffi ciente richiesta di energia
da parte dell'impianto di riscaldamento: in queste condizioni,
invece di bloccare la combustione o surriscaldare gli ambienti,
il generatore può continuare a funzionare immagazzinando
energia nel serbatoio di accumulo. Questa energia si renderà
disponibile successivamente quando il progressivo esaurimento
del combustibile determinerà una riduzione della potenza erogata
dalla caldaia. Il funzionamento senza interruzioni riduce la
fumosità delle emissioni e lo sporcamento del camino, protegge
la caldaia da dannose formazioni di condensati catramosi, e
aumenta il rendimento globale dell'impianto.
• Costituisce un "volano termico" per l'impianto di riscaldamento
e fa aumentare notevolmente il comfort di esercizio, rendendolo
del tutto simile a quello di impianti automatici a gas/gasolio. Infatti,
l'energia contenuta nell'accumulatore sotto forma di acqua calda
viene automaticamente ceduta all'impianto nel momento in cui
questo la richiede. Questo assicura alcune ore di riscaldamento
anche a caldaia spenta, ad esempio nelle prime ore del mattino.
Pertanto, il volume principale dei termoaccumulatori Combi
è destinata a contenere solo acqua (cosiddetta "tecnica") di
impianti di riscaldamento a circuito chiuso.
Il volume secondario è invece pensato per contenere acqua
sanitaria che si riscalda per il fatto che il volume secondario è
"immerso" nel volume principale.
Ogni utilizzo del prodotto diverso da quello indicato nel presente
documento solleva il costruttore da ogni responsabilità e
comporta il decadimento di ogni forma di garanzia.
2. Identifi cazione della categoria ( Direttiva 97/23/CE)
Ai sensi della Direttiva 97/23/CE i termoaccumulatori oggetto del
presente rientrano in quanto previsto nell' Art. 3.3 della Direttiva
stessa. Pertanto non necessitano di marcatura CE, tuttavia la
Cordivari S.r.l. garantisce per essi, come stabilito dalla Direttiva
, una corretta prassi costruttiva (assicurata dal Sistema Qualità
aziendale ISO 9001 ) che ne assicura la sicurezza di utilizzazione
e la individuazione del costruttore.
3. Installazione e Manutenzione
I Termoaccumulatori vanno sempre installati al riparo dagli agenti
atmosferici, su basamento di adeguata solidità,verifi cando,
prima di effettuare collegamenti, che vi sia spazio suffi ciente
per l'estrazione dello scambiatore, dell'anodo di magnesio,
dell'eventuale resistenza.
Verifi care che i locali destinati all'ubicazione degli apparecchi
abbiano aperture di dimensioni tali da consentire il libero
passaggio degli stessi verso l'esterno senza che vi sia la
necessità di operare demolizioni di alcun genere.
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Assicurarsi che il locale di installazione del bollitore sia dotato
di un sistema di drenaggio (scarico) adeguato al volume del
bollitore e di altri eventuali apparecchi. La garanzia non copre
eventuali costi derivanti da inadempienze al presente punto.
La fase di movimentazione degli apparecchi il cui peso ecceda i
30kg richiede l'ausilio di idonei mezzi di sollevamento e trasporto.
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Per questo scopo i recipienti vanno movimentati esclusivamente
a vuoto, per mezzo delle apposite pedane.
Verifi care in sede di installazione la presenza di anodi di
magnesio.
Sulla base di quanto dettato dalla Circolare Ministeriale n.
829571 del 23/03/03 l'istallazione alla rete idrica domestica dei
bollitori deve avvenire tramite un gruppo di sicurezza idraulica,
comprendente almeno un rubinetto di intercettazione, una
valvola di ritegno, un dispositivo di controllo della valvola di
ritegno, una valvola di sicurezza, un dispositivo di interruzione
di carico idraulico, tutti accessori necessari ai fi ni dell'esercizio in
sicurezza dei bollitori medesimi.
Prevedere un sistema di espansione. In base a quanto previsto
dalla raccolta R fasc.R-1A per i riscaldatori d'acqua in cui
la temperatura del primario è inferiore o uguale a quella di
ebollizione del fl uido secondario a pressione di 0.5 bar, tale
sistema di espansione può essere costituito semplicemente
da una valvola di sfogo, del tipo a contrappeso o a molla, il cui
orifi zio abbia un diametro in millimetri non inferiore a:
essendo V il volume in litri del bollitore, con un minimo di 15 mm.
La valvola dovrà essere tarata ad una pressione non superiore
a quella massima di esercizio del bollitore. Oltre alla valvola
è tuttavia consigliabile, come già detto, installare un vaso di
espansione del tipo chiuso a membrana atossica anche per
evitarne continue aperture della valvola di sicurezza.
Se l'impianto dell'acqua sanitaria supera i valori ammissibili di
pressione del bollitore installare un riduttore di pressione il più
lontano possibile dal bollitore stesso.
Programmare inizialmente dei controlli frequenti dell'anodo di
magnesio questo perché il suo consumo non si può stabilire a
priori in quanto dipende dalle condizioni operative e dalla natura
dell'acqua.
In generale negli impianti di produzione di acqua calda sanitaria
ci si deve attenere a quanto disposto dalla norma UNI CTI 8065
che prevede vari tipi di trattamenti dell'acqua in funzione delle
sue caratteristiche. La garanzia non copre danni derivanti da
inadempienze alle prescrizioni della norma UNI CTI 8065.
Si ricorda che gli apparecchi vanno sempre elettricamente
collegati a terra.
4. Connessioni
Ogni termoaccumulatore riporta su un'apposita etichetta la
generica destinazione d'uso delle connessioni previste. In caso
è fatto carico al progettista dell'impianto su cui verrà installato
l'apparecchio valutare, nel rispetto delle norme di installazione
vigenti, lo schema impiantistico migliore per il suo utilizzo in
osservanza dei limiti (di pressione e temperatura) dichiarati dal
costruttore.
5. Condizioni operative
Rispettare i valori limite di pressione e temperatura indicati sulla
targa dati dell'apparecchio.
Attenzione!
Prevedere sempre il riempimento del volume del bollitore (lato
acqua sanitaria) prima di quello del termoaccumulatore (lato
acqua di riscaldamento). In esercizio evitare assolutamente
che la pressione del termoaccumulatore ecceda quella del
bollitore per più di 1,5 bar
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CORDIVARI - 2