Istruzioni per l'uso
Vigorimeter
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Tecnica di misurazione
La forza muscolare viene trasmessa dalla mano alla peretta in gomma, causando la compres-
sione dell'aria nel tubo ad una pressione che viene registrata dal manometro. La peretta è fis-
sata al tubo e al manometro. Le due parti del cono si incastrano stabilmente con una leggera
rotazione, per evitare anche la minima fuoriuscita d'aria.
La peretta, già collegata al manometro, viene data al paziente che la deve tenere nel cavo del-
la mano, con il collo e il tubo tra il pollice e l'indice. Il paziente deve serrare rapidamente a
pugno le dita che stringono la peretta, in modo da comprimere la peretta stessa. Anche le pun-
te delle dita devono stringere con forza la peretta.
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Simulazione durante l'esame
Poiché la peretta media offre, in proporzione, una superficie di presa più ampia, permette di
applicare una forza maggiore rispetto alla peretta più grande. A livello empirico il confronto tra
le misurazioni ottenute con le due perette ha permesso di rilevare, in media, una differenza del
20 – 30 %. Tuttavia non è possibile determinare alcuna regola o trovare alcuna relazione certa
a livello fisico.
Se un paziente ottiene solo valori molto bassi senza alcun motivo apparente, è opportuno ripe-
tere l'esame con un'altra peretta. Se la misurazione dà risultati che si discostano notevolmente
dalla differenza prevista del 20 – 30 %, si può presumere che il paziente stia simulando.
Un'eccezione può essere rappresentata da lesioni isolate di alcuni nervi periferici del braccio.
Se si ripetono diverse misurazioni in stretta sequenza, con la stessa peretta e la stessa mano,
si può verificare un leggero calo fisiologico (inferiore al 10 %). Ma bastano pochi minuti di ripo-
so per ripristinare completamente le condizioni iniziali. Al contrario, in caso di ripetizione del
test spesso la maggiore pratica porta a risultati migliori. Tuttavia la mano dominante dà spesso
risultati migliori rispetto all'altra mano.
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Esame di singole dita
In questo caso si esercita una pressione piatta tra il pollice e il dito interessato, per evitare il
contatto con il lato opposto della peretta che falserebbe i risultati della misurazione. È consi-
gliabile che l'operatore tenga ferma la peretta per il cono di raccordo.
Un'ulteriore possibilità è verificare la forza esercitata dal dito senza l'azione del pollice. Questo
si ottiene posizionando la peretta più piccola sotto al polpastrello del dito da esaminare, con il
cono di raccordo verso il polso, quindi premendo con forza con il dito sulla peretta.
La forza del pollice può essere controllata posizionando la peretta più piccola, con le dita aper-
te, tra il pollice e il metacarpo II, quindi invitando il paziente ad eseguire con forza un'adduzio-
ne.
Per controllare la forza di opposizione, posizionare la peretta tra i polpastrelli IV e V e invitare
il paziente a premere con forza il pollice nella peretta.
V. 1.1
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