EdilKamin DOMOKLIMA Manual Técnico De Instalación Y Uso página 4

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2.1 Gli impianti proposti
DOMOKLIMA come detto rende rigido il sistema nel senso che
impone la scelta di un impianto su quattro possibili.
In realtà la possibilità di scegliere ogni impianto in due taglie
differenti ne moltiplica il numero; gli impianti possono non con-
tenere tutti i gli elementi aumentando ulteriormente il numero di
possibilità.
Tale scelta non riduce il campo d'azione di DK (da ora in poi
DOMOKLIMA potrà essere chiamata così) in quanto da studi
aziendali emerge che i 4 impianti base coprono più dell'80%
delle possibili configurazioni che il mercato richiede.
Si ripete che tale scelta minimizza le possibilità di errore e il
tempo di messa in servizio.
Proprio per questo DK si propone come strumento propulsore
degli impianti combinati SOLARE/PELLET che in molti casi
sono percepiti come ostici e fonte di problemi di regolazione e
gestione.
Gli impianti proposti sono:
1) Impianto TIPO A.C.S.
2) Impianto TIPO COMBI A
3) Impianto TIPO COMBI B
4) Impianto TIPO COMBI A+B
Le lettere A e B indicano rispettivamente il riscaldamento ad
Alta e Bassa temperatura.
La suddivisione è fatta principalmente in base alla produzione di
acqua del termoaccumulatore:
- Acqua Calda Sanitaria (bollitore)
- Acqua Calda di Riscaldamento (puffer).
E' utile spiegare la differenza che corre tra un bollitore e un
puffer:
a) il bollitore contiene ACS quindi acqua igienicamente pura;
l'interno è trattato al fine di non inquinarne il contenuto oppure è
interamente in acciaio inox.
Il continuo ricambio di acqua introduce all'interno ossigeno che
innesca la corrosione galvanica del contenitore; se non protetto
con anodi sacrificali o sistemi elettrici in breve il bollitore può
perforarsi
b) il puffer chiamato spesso in modo differente (ad es. termo-
accumulatore inerziale) contiene acqua del circuito chiuso di
riscaldamento che ricircola continuamente senza incorrere nei
problemi di corrosione tipica dei bollitori.
La capienza è generalmente molto più elevata rispetto ai
bollitori in quanto maggiore acqua significa un funzionamento
più regolare del sistema e quindi un consumo di combustibile
minore oltre ad un funzionamento senza variazioni nel tempo.
La suddivisione degli impianti è stata fatta principalmente per
tipologia di produzione del termoaccumulatore; questo non si-
gnifica che l'impianto tipo ACS non preveda il riscaldamento dei
locali dell'abitazione. Allo stesso modo un impianto tipo COMBI
oltre ad utilizzare l'acqua contenuta nel puffer per riscaldare,
produce con essa ACS istantanea mediante un sistema con
scambiatore a piastre.
Il TIPO COMBI è a sua volta suddiviso per temperatura dell'ac-
qua di riscaldamento:
- alta temperatura (60°C-70°C)
- bassa temperatura (25°C-35°C).
Gli impianti ad alta temperatura sono tipicamente realizzati
tramite i radiatori che irraggiano l'ambiente oltre a riscaldarlo
per convezione.
Tali impianti sono economici e funzionali; grazie ai moderni
impianti MODULI il dimensionamento è semplice e quindi gli
sbilanciamenti sono scongiurati.
Gli impianti a bassa temperatura si stanno diffondendo molto
velocemente.
In un'abitazione domestica la tipologia più completa è comun-
que l'abbinamento di bassa temperatura, per il riscaldamento
ad esempio con pannello a pavimento, e alta temperatura
tipicamente per le "scalda salviette" in bagno.
Tutti gli impianti previsti contemplano ovviamente l'abbinamento
ai pannelli solari, l'utilizzo di una caldaia EDILKAMIN CALGARY
o ORLANDO e nel caso l'integrazione con una caldaia a gas
metano o altro combustibile fossile.
La caldaia a combustibile fossile come il gas metano è stata
prevista per completezza visto che con opportuni sistemi di
caricamento, le caldaie a pellet possono sostituirle e divenire il
generatore principale per il riscaldamento invernale.
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