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AVVIAMENTO
IMPORTANTE:
Prima dell'avviamento inserire completamente i turbolatori nei tubi fumo avendo
cura di spingerli all'interno di almeno 100 mm.
5.1
CONTROLLI PRELIMINARI
Prima di avviare la caldaia verificare che:
-
I dati di targa siano corrispondenti a quelli delle reti di alimentazione elettrica, idrica e del combustibile
liquido o gassoso;
-
Il campo di potenza del bruciatore sia compatibile a quello della caldaia;
-
Nel locale caldaia siano presenti sia le istruzioni della caldaia che del bruciatore;
-
La canna fumaria funzioni correttamente;
-
l'apertura di aerazione presente sia ben dimensionata e libera da impedimenti;
-
Il portellone, la camera fumo e la piastra bruciatore siano chiusi in modo da garantire in ogni punto
della caldaia la tenuta fumo;
-
L'impianto sia pieno d'acqua e che siano state eliminate eventuali sacche d'aria;
-
Vi siano protezioni contro il gelo;
-
Le pompe di circolazione funzionino correttamente;
-
Il vaso d'espansione e la/le valvola/e di sicurezza siano correttamente collegati (senza alcuna intercetta-
zione) e funzionanti.
-
Controllare le parti elettriche e la funzionalità dei termostati.
5.2
TRATTAMENTO DELL'ACQUA
I fenomeni più comuni che si verificano negli impianti termici sono:
-
Incrostazioni di calcare
Le incrostazioni di calcare contrastano lo scambio termico tra i gas di combustione e l'acqua, compor-
tando un aumento abnorme della temperatura delle parti esposte alla fiamma e quindi una sensibile ri-
duzione della vita della caldaia.
Il calcare si concentra nei punti dove maggiore è la temperatura di parete e la migliore difesa, a livello
costruttivo, consiste appunto nella eliminazione delle zone di surriscaldamento.
Le incrostazioni costituiscono uno strato coibente che diminuisce lo scambio termico del generatore pe-
nalizzandone il rendimento. Ciò significa che una parte consistente del calore ottenuto dalla combustio-
ne non viene integralmente trasferito all'acqua dell'impianto ma sfugge attraverso il camino.
Diagramma del calcare
Legenda
%
% combustibile non utilizzato
mm mm di calcare
-
Corrosione lato acqua
La corrosione delle superfici metalliche
della caldaia lato acqua è dovuta al
passaggio in soluzione del ferro attra-
verso i suoi ioni (Fe+). In questo pro-
cesso ha molta importanza la presen-
za dei gas disciolti ed in particolare
dell'ossigeno e dell'anidride carbonica.
Spesso si verificano fenomeni corrosi-
vi con acque addolcite e/o demineralizzate che per loro natura sono più aggressive nei confronti del fer-
ro (acque acide con Ph < 7): in questi casi se si è al riparo da fenomeni di incrostazione, non lo si è al-
trettanto per quanto riguarda le corrosioni, ed è necessario condizionare le acque stesse con inibitori di
processi corrosivi.
5.3
RIEMPIMENTO DELL'IMPIANTO
L'acqua deve entrare nell'impianto di riscaldamento più lentamente possibile ed in quantità proporzionale alla
capacità di sfogo d'aria degli organi interessati. I tempi variano a seconda della grandezza dell'impianto ma non
sono comunque mai inferiori a 2 o 3 ore. Nel caso d'impianto a vaso d'espansione chiuso occorre immettere
acqua fino a quando la lancetta del manometro non raggiunge il valore di pressione statica prestabilita dal va-
so. Procedere poi al primo riscaldamento dell'acqua fino alla massima temperatura consentita dall'impianto e
comunque non superiore a 90°C. Durante questa operazione l'aria contenuta nell'acqua sfoga attraverso i se-
paratori d'aria automatici o manuali previsti nell'impianto. Finita l'espulsione dell'aria, riportare la pressione al
valore prestabilito e chiudere il rubinetto di alimentazione manuale e/o automatica.
ITALIANO
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