3M PROTECTA AE521 Manual De Instrucciones página 148

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  • ESPAÑOL, página 70
quindi collegare l'estremità del cosciale a un ancoraggio idoneo. Ridurre sempre al minimo il gioco del cordino vicino
a un pericolo di caduta, operando il più vicino possibile all'ancoraggio. Vedere la sezione 3 per i dettagli relativi al
collegamento all'imbracatura e all'ancoraggio.
4.4
ATTACCO PER FERMA CORDINO: nella Figura 12 vengono illustrati gli attacchi per ferma cordino all'imbracatura.
L'attacco per ferma cordino serve ad agganciare il capo libero di un cosciale del cordino quando non è collegato a
un punto di collegamento di ancoraggio per operazioni di protezione anticaduta. Gli attacchi per ferma cordino non
devono mai essere utilizzati come elemento di aggancio per operazioni di protezione anticaduta sull'imbracatura per
collegare un cordino (A).
Quando non sono collegati a un punto di collegamento di ancoraggio, una gamba del cordino slegata deve essere
correttamente posizionata sull'imbracatura (B) o assicurata nella mano dell'utente come nelle applicazioni di
trattenuta al 100% (C). Le forcelle del cordino libere sospese (D) possono far inciampare l'utente o impigliarsi negli
oggetti circostanti causando una caduta.
4.5
FUNZIONALITÀ 100% TIE-OFF DELL'INTERFACCIA CON CORDINO DOPPIO: i cordini dissipatori di energia a
forcella possono essere usati per una protezione anticaduta continua (100% tie-off) durante l'ascesa, la discesa o lo
spostamento laterale (vedere la figura 13). Con un cosciale del cordino collegato a un punto di ancoraggio, l'operatore
può spostarsi in una nuova posizione, collegare il cosciale del cordino non utilizzato a un altro punto di ancoraggio,
quindi scollegare il punto di ancoraggio originale. La sequenza viene ripetuta dall'operatore fino al raggiungimento
della posizione desiderata. Considerazioni sulle applicazioni con funzionalità 100% Tie-off del cordino doppio:
Non collegare mai entrambi i cosciali del cordino allo stesso punto di ancoraggio (vedere la Figura 14A).
Il collegamento di più di un connettore in un punto di collegamento dell'ancoraggio singolo (anello od occhiello)
può compromettere la compatibilità del collegamento a causa dell'interazione fra i due connettori e non è
consigliabile.
Il collegamento di ciascun cosciale del cordino a un punto di ancoraggio diverso è accettabile (Figura 14B).
Ogni posizione di collegamento deve rispettare i requisiti di ancoraggio definiti nella sezione 1.
Non collegare mai più di una persona alla volta al cordino a forcella (Figura 14C).
Non incrociare o intrecciare i cosciali del cordino per non ostruire la loro ritrazione.
Non far passare i cosciali del cordino sotto braccia o gambe durante l'uso.
4.6
CORDINO TESTATO SU SPIGOLO: il dispositivo specificato (vedere la figura 1) è idoneo all'uso su un bordo in
acciaio senza sbavature con un raggio (r) di 0,5 mm (0,02 pollici). Bordi simili si trovano in: profili in acciaio laminato
a caldo, travi in legno o parapetti rivestiti o arrotondati. Tuttavia, nel caso in cui le attrezzature vengano utilizzate
con posizionamento orizzontale o trasversale ed è presente il rischio di caduta oltre un bordo, occorre osservare le
seguenti indicazioni:
Se la valutazione del rischio effettuata prima dell'inizio dell'intervento mostra che il bordo è molto "tagliente"
e/o non "privo di sbavature" (come nel caso di un parapetto non rivestito, una trave arrugginita o un bordo in
cemento): verranno adottate le misure del caso prima dell'inizio dell'intervento, allo scopo di evitare una caduta
oltre il bordo; oppure, prima dell'inizio dell'intervento, si procederà all'installazione di una protezione per il bordo,
oppure si procederà a contattare il fabbricante.
Il punto di ancoraggio può essere situato esclusivamente alla stessa altezza del bordo alla quale può verificarsi
una caduta, oppure al di sopra del bordo.
L'angolo di ridirezione della fune sul bordo dal quale potrebbe verificarsi una caduta (misurato sui due lati formati
dalla fune di ridirezione) deve essere di almeno 90 gradi.
Per ridurre la possibilità di una caduta che termina in un movimento a pendolo, l'area di lavoro o i movimenti
laterali su entrambi i lati dell'asse centrale dovranno essere limitati a un massimo di 1,50 m (4,92 piedi).
4.7
CORDINO PER LAVORO A CALDO: il dispositivo specificato (vedere la figura 1) con nastro tessile in Kevlar è
progettato per l'uso in ambienti ad alta temperatura, con limitazioni: il nastro tessile in Kevlar inizia a carbonizzarsi
a temperature comprese tra i 425 e i 480 °C (da 800 a 900 °F). Il nastro tessile in Kevlar è in grado di resistere
all'esposizione con contatto limitato a temperature massime di 535 °C (1.000 °F). Il nastro tessile in poliestere perde
resistenza tra i 145 e i 200 °C (da 300 a 400 °F). Il rivestimento in PVC sui componenti metallici presenta un punto di
fusione di circa 175 °C (350 °F).
5.0 ISPEZIONE
5.1
FREQUENZA DI ISPEZIONE: il cordino dissipatore di energia deve essere ispezionato agli intervalli definiti nella
Sezione 2. Le procedure di ispezione sono descritte nella Sezione "Registro di ispezione e manutenzione" (Tabella 2).
;
Condizioni di lavoro estreme (ambienti proibitivi, uso prolungato ecc.) possono richiedere un incremento nella
frequenza dei controlli.
5.2
CONDIZIONI DI NON SICUREZZA O DIFETTO: se l'ispezione rivela una condizione non sicura o difettosa, ritirare
immediatamente il cordino dal servizio e distruggerlo per evitare di utilizzarlo inavvertitamente. I cordini non sono
riparabili.
5.3
DURATA DEL PRODOTTO: la durata operativa dei cordini dissipatori di energia 3M dipende dalle condizioni di lavoro
e dalla manutenzione. La vita utile massima può variare da 1 anno con uso intenso in condizioni estreme fino a 10
anni con uso leggero in condizioni moderate. L'articolo può rimanere in servizio finché è in grado di soddisfare i criteri
di ispezione, fino a un massimo di 10 anni.
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