tezione individuale (DPI) destinato ad essere integrato in
sistemi di accesso con fune. I dispositivi di regolazione
della fune non sono idonei all'utilizzo in un sistema di
arresto caduta.
0) CAMPO DI APPLICAZIONE
Dispositivo di regolazione della fune - discensore EN
12841:2006-C, dispositivo di discesa per salvataggio
EN 341:2011-2A. Da utilizzare con corde (anima + cal-
za) statiche o semistatiche - EN 1891 tipo A - 10.5 ≤
Ø ≤ 11.
1) AVVERTENZE E RESPONSABILITÀ
Attenzione! Un'adeguata formazione per le attività che
riguardano il campo di applicazione del dispositivo è in-
dispensabile prima dell'utilizzo.
L'impiego di questo prodotto è riservato a persone com-
petenti ed addestrate: chiunque utilizzi in modo errato od
improprio il dispositivo si assume personalmente tutti i ri-
schi e le responsabilità circa danni, ferite o morte che
possano verificarsi di conseguenza. Chiunque non sia in
grado di assumersi tale responsabilità non dovrà utilizza-
re assolutamente questo prodotto. Dotarsi di un dispositi-
vo di protezione individuale non giustifica l'esposizione a
rischi non previsti, anche mortali: l'utilizzatore è respon-
sabile dei rischi ai quali si espone.
Prima dell'utilizzo occorre:
aver letto attentamente e compreso queste istruzioni d'u-
so; aver acquisito una formazione adeguata circa il suo
utilizzo; aver acquisito familiarità con il dispositivo e co-
noscerne le prestazioni ed i limiti.
Prima di ogni utilizzo:
verificare che il sistema sia correttamente assemblato
e che i vari componenti lavorino senza interferire l'uno
con l'altro; verificare sempre che l'insieme delle attrez-
zature in possesso dell'utilizzatore sia costituito da pro-
dotti tra loro compatibili e conformi a regole, norme e
direttive in vigore.
Attenzione! Verificare sempre la compatibilità della cor-
da in vostro possesso: alcune corde possono essere in-
fatti più o meno scorrevoli e questo può dipendere da
vari fattori (costruzione della guaina, eventuali tratta-
menti superficiali, diametro della corda, corde bagna-
te o ghiacciate).
Prima di intraprendere un lavoro in fune:
va predisposta una procedura di soccorso efficace per
il recupero dell'operatore in difficoltà; informare l'utiliz-
zatore dell'esistenza della procedura di soccorso predi-
sposta.
Inoltre: assicurarsi sempre che le condizioni di salu-
te dell'utilizzatore siano tali da consentire l'uso sicuro
dell'attrezzo in caso di impiego sia normale che d'emer-
genza; si dovrà prescrivere, se necessario, che il prodot-
to venga consegnato individualmente all'utilizzatore, op-
pure si dovrà sottoporre il prodotto a controllo da parte
di personale competente e abilitato prima e dopo l'uso.
Non è consentito apportare alterazioni, modifiche o ag-
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giunte all'attrezzo. I modi di utilizzo errati od impropri del
prodotto sono molteplici e solo alcuni di essi sono illu-
strati in questa nota e barrati con una croce.
Attenzione! Soltanto i modi indicati come corretti sono
ammessi: tutti gli altri modi d'utilizzo possibili devono es-
sere considerati come vietati.
2) MARCATURA
Sull'attrezzo sono riportate le seguenti indicazioni (fig. 2):
1) Nome del costruttore o del responsabile dell'immis-
sione sul mercato.
2) Modello del prodotto.
3) Indicazione lato libero della corda.
4) 0333 - Numero dell'organismo che interviene durante
la fase di controllo della produzione.
5) Marchio CE. Attenzione! La normativa EN 341:2011
non rientra nelle normative armonizzate DPI, la marca-
tura CE si riferisce alla sola normativa EN 12841:2006.
6) Logo che avvisa l'utente di leggere attentamente le
istruzioni prima dell'utilizzo.
7) Corda lato ancoraggio.
8) Numero, anno e caratteristiche delle norme EN di rife-
rimento: EN 12841:2006-C - Rope access systems Rope
adjustment devices; ROPE 10.5 ≤ Ø ≤ 11 - da usa-
re con corde statiche certificate secondo EN 1891 tipo A,
ø compreso tra 10.5 e 11 mm; 150 kg - carico massimo
consentito; EN 341:2011 - Descender devices for rescue
ROPE ø 11 Patron PLUS TEUFELBERGER - da usa-
re con corda statica certificate secondo EN 1891 tipo
A, ø 11 mm; 100 m - massima discesa consentita; 30
kg ≤≤ 150 kg - carico consentito compreso tra i va-
lori indicati; T>-40°C - temperatura minima consentita.
9) Indicatori di posizione della leva di comando.
10) Numero del lotto e anno di produzione.
Verificare che le indicazioni incise sull'attrezzo siano leg-
gibili anche dopo l'uso.
3) NOMENCLATURA
Dei componenti dell'attrezzo (fig. 3):
A - Blocco di contrasto; B - Aggancio di rimando; C - Fo-
ro di aggancio; D - Leva di comando; E - Guancia fissa;
F - Camma di bloccaggio; G - Perno camma; H - Blocco
di uscita corda; I - Guancia mobile; L - Leva di sicurezza.
Dei componenti del sistema (fig. 4.1 - 4.2):
M - Ancoraggio; N - Lato corda impegnato; O - Mano di
controllo calata; P - Discensore; Q - Lato corda libero; R
- Connettore di collegamento all'imbrago o all'ancorag-
gio; S - Mano di tenuta corda.
Delle posizioni della leva di comando (fig. 4.3):
T - Stand-by/Lavoro in sicurezza; U - Posizione di lavoro;
V - Inizio discesa; X - Massima velocità di discesa; Y - Si-
stema di frenata (EBS).
Materiali: lega leggera (per guance), acciaio inox (per
camma, blocchi di contrasto, perni, molle), nylon (per
maniglia di comando e leva di sicurezza)
4) CONTROLLI
Prima di ogni utilizzo verificare che:
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