USO E MANUTENZIONE
VETRO CERAMICO
La stufa è dotata di vetro ceramico resistente fino alla temperatu-
ra di 800°C: il vetro può essere infranto solo se sottoposto a un
forte impatto o ad un elevato shock termico.
PULIZIA DEL VETRO
Si effettua con un panno umido o con una palla di carta di gior-
nale inumidita e passata nella cenere, strofinando il vetro fino alla
sua pulizia completa.
Si possono anche usare dei detergenti adatti alla pulizia dei forni
da cucina.
Non pulire il vetro durante il funzionamento della stufa.
Non utilizzare, nella pulizia, pagliette di ferro, sponde metalliche
o prodotti abrasivi in genere.
Fig. 13
PULIZIA DELLA CERAMICA
Il rivestimento in ceramica deve essere pulito con un detergente
delicato utilizzando un panno umido. Non bagnare con acqua
fredda le superfici quando sono calde in quanto si verificherebbe
uno shock termico che potrebbe infrangerle.
Eventuali cavillature presenti sulla superficie costituiscono il nor-
male assestamento della maiolica refrattaria e sono dovute alla
dilatazione termica. Non compromettono in alcun modo il fun-
zionamento della stufa.
PULIZIA DELLA CANNA FUMARIA
Va eseguita a canna fumaria fredda e nel caso in cui si sia
riscontrato all'interno della conduttura la presenza uno strato di
fuliggine e catramina, sostanza quest'utltima facilmente infiam-
mabile. Le incrostazioni, quando raggiungono uno spessore di
5-6 mm, in presenza di elevate temperature dei fumi e di scintil-
le possono incendiarsi, provocando danni alla canna fumaria e
all'abitazione.
All'interno della stufa un deflettore in ghisa obbliga i fumi a
seguire un percorso determinato per un migliore sfruttamento del
calore. Accertarsi che dopo il trasporto o la rimozione, (ad es.
per eseguire la pulizia), lo stesso venga rimesso nella posizione
originale. Tale deflettore deve essere estratto nei casi di pulizia
della canna fumaria.
SOSTITUZIONE PARTI INTERNE DEL FOCOLARE (Fig. 14).
Le parti interne del focolare possono essere rimosse per la puli-
zia o per la sostituzione seguendo l'ordine progressivo indicato
nel disegno.
Le stesse parti dovranno essere riposte nella propria sede
seguendo l'ordine inverso.
Fig. 14
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