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Baxi 14Fi AM Blue Manual De Instalación, Uso Y Mantenimiento página 6

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- Che l'apparecchio sia alimentato dal tipo di gas per il quale è
predisposto
- Che la pressione di alimentazione del gas sia compresa nei valori
riportati in targhetta
- Che l'impianto di alimentazione del gas sia dimensionato per
la portata necessaria all'apparecchio e che sia dotato di tutti i
dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
Gli scaldabagni funzionanti a GPL e alimentati con bombole
provviste di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono
essere collegati in maniera tale da garantire condizioni di sicurezza
per le persone e per l'ambiente circostante: attenersi alle prescri-
zioni di norma, inoltre raccomandiamo l'installazione di opportuni
filtri per l'intercettazione di eventuali impurità.
In caso di assenza prolungata dell'utente dell'apparecchio, chiu-
dere il rubinetto principale di adduzione del gas all'apparecchio.
Non ostruire le aperture di aerazione del locale dove installato un
apparecchio a gas per evitare situazioni pericolose quali la formazione
di miscele tossiche ed esplosive.
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi
elettrici.
Collegamento acqua
Collegare lo scaldabagno alla rete idrica e inserire un rubinetto di
intercettazione dell'acqua a monte dell'apparecchio.
Guardando l'apparecchio, l'entrata acqua fredda è a destra, l'uscita
acqua calda è a sinistra. Assicurarsi che le tubazioni del vostro
impianto idrico non siano usate come prese di terra del vostro
impianto elettrico o telefonico, non sono assolutamente idonee
a questo uso. Potrebbero verificarsi in breve tempo gravi danni
alle tubature, ed all'apparecchio.
La distanza minima tra l'apparecchio e un punto di prelievo deve
essere superiore a 0,5 m.
L'acqua a temperatura maggiore di 50°C provoca gravi
ustioni.
Verificare sempre la temperatura dell'acqua prima di
qualsiasi utilizzo.
Evacuazione dei prodotti della combustione
(fig. 8-9-10 pag. 58-59)
Disponiamo di varie tipologie di condotti di aspirazione aria e sca-
rico fumi dedicati ad ogni tipo di necessità di installazione.
Variando il tipo di installazione, varia anche la classificazione dello
scaldabagno e precisamente:
- Tipo B: il condotto di aspirazione dell'aria comburente preleva
aria direttamente nel locale dove è installato l'apparecchio.
Il locale deve essere ventilato da una adeguata presa d'aria
conforme alle norme vigenti.
- Tipo C: l'apparecchio deve avere un collegamento sicuro al
condotto di scarico dei fumi ed a quello di aspirazione dell'aria
comburente che sfociano entrambi all'esterno e senza i quali
l'apparecchio non può funzionare.
Nei locali con rischio di vapori corrosivi (esempio lavanderie, saloni
per parrucchiere, ambienti per processi galvanici ecc.) è molto
importante utilizzare l'installazione di tipo C con prelievo di aria
per la combustione dall'esterno.
In questo modo si preserva l'apparecchio dagli effetti della cor-
rosione.
Per l'evacuazione dei prodotti combusti riferirsi alle normative
UNI-CIG 7129 e 7131.
Per l'estrazione dei fumi e il ripristino dell'aria comburente dello
scaldabagno impiegare tubazioni originali o altre di pari caratte-
ristiche certificate CE e assicurarsi che il collegamento avvenga
in maniera corretta, così come indicato dalle istruzioni fornite a
corredo degli accessori fumi.
Ad una sola canna fumaria si possono collegare più apparecchi,
a condizione che tutti siano del tipo a camera stagna (riferirsi per
i dettagli alla normativa UNI-CIG 7129 e 7131).
I condotti non devono essere a contatto o nei pressi di
materiali infiammabili e non devono attraversare pareti
o strutture di materiale infiammabile.
I condotti raggiungono alte temperature, utilizzare tu-
bazioni realizzate con materiale idoneo.
TIPO B22/B22P: Camera aperta e tiraggio forzato per interni
Lo scaldabagno non deve essere installato in locali dove si svol-
gono attività commerciali, artigianali o industriali, all'interno dei
quali si utilizzino prodotti in grado di sviluppare prodotti o sostan-
ze che possano risultare dannose per i componenti dell'apprec-
chio e comprometterne il funzionamento.
Lo scaldabagno non puo' essere installato in locali adibiti a ca-
mera da letto, bagno, doccia, monolocali o dove siano presenti
camini aperti senza l'afflusso di aria propria.
Il locale di installazione dovrà avere un'adeguata ventilazione, in
ottemperanza a tutte le prescrizioni vigenti.
TIPO B32: Scarichi coassiali orizzontali
In questa configurazione lo scarico dei prodotti della combustione
avviene all'esterno dell'abitazione attraverso condotti concentrici,
mentre l'aspirazione dell'aria avviene nell'ambiente in cui l'appa-
recchio è installato.
TIPO C: Scarichi coassiali orizzontali
In questa configurazione l'aspirazione dell'aria e lo scarico dei
prodotti della combustione avviene all'esterno dell'abitazione at-
traverso condotti concentrici. Gli scarichi coassiali possono es-
sere orientati nella direzione più adatta alle esigenze del locale,
rispettando modalità e lunghezze riportate nella tabella seguente.
In fig. 4 pag. 56 sono riportate le quote di riferimento per la trac-
ciatura del foro attraversamento muro rispetto alla staffa di so-
stegno.
TIPO C: Scarichi coassiali verticali
Impiegare il collettore scarico verticale e, se necessario, le relati-
ve prolunghe, rispettando le lunghezze massime consentite come
riportato in tabella.
TIPO C: Scarichi sdoppiati
In questa configurazione i condotti per l'aspirazione e lo scarico
sono separati: l'aspirazione dell'aria comburente avviene dall'e-
sterno dell'abitazione (AS) e lo scarico dei prodotti della combu-
stione (SC) in camino o canna fumaria.
Gli scarichi sdoppiati possono essere orientati nella direzione
più adatta alle esigenze del locale. La fig. 4 pag. 56 riporta la
vista dall'alto dello scaldabagno con le quote di riferimento per gli
interassi di scarico fumi e ingresso aria comburente, rispetto alla
staffa di sostegno.
Facendo riferimento alla
lunghezza dei condotti utiliz-
zata, è necessario inserire
una flangia scegliendola tra
quelle a corredo (vedi tabella
a pagina seguente).
Massima lunghezza condotti (vedi tabella seguente)
La perdita di carico della
curva 90° di uscita dall'ap-
parecchio NON deve esse-
re calcolata
6
Lunghezza
condotti/metri
Massima lunghezza contemplata

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