Sostituzione Del Filtro - MSA Advantage 200 LS Manual De Funcionamiento

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  • ESPAÑOL, página 17
ADVANTAGE
sicurare un'aderenza corretta e comoda (vedere fig. 3).
(5) Allentare le cinghie spingendo indietro con le dita la linguetta della
fibbia (vedere fig. 4).
Prova di tenuta
Per controllare la tenuta della maschera al viso, è necessario eseguire una
prova di tenuta prima di ciascun utilizzo.
Attenzione!
!
Se si riscontrano perdite, eliminarle prima di usare il dis-
positivo di protezione delle vie respiratorie.
Nel caso di persone con barba, basette lunghe o cicatrici
sotto la guarnizione, è improbabile che si ottenga una
buona tenuta.
Prova con pressione positiva (esalazione):
(1) Coprire la valvola con il palmo della mano (vedere fig. 5).
(2) Esalare lentamente.
(3) La maschera è a tenuta se si solleva leggermente.
Prova con pressione negativa (inalazione):
(4) Coprire le due aperture dei filtri con i palmi delle mani (vedere fig. 6).
(5) Inalare e trattenere il respiro per circa 10 sec.
(6) La maschera è a tenuta se non entra aria ambiente (la maschera deve
schiacciarsi leggermente sul viso).

2.2 Sostituzione del filtro

Attenzione!
!
Usare solo filtri integri dello stesso tipo e categoria.
Sostituire sempre entrambi i filtri.
Filtri a baionetta
Rimuovere i filtri usati e allineare i filtri nuovi con l'apertura sulla
maschera, quindi avvitarli in senso orario fino a farli agganciare (vedere
fig. 1).
Uso dei filtri P2: collocare il filtro antipolvere nel coperchio, allineare il
coperchio al filtro antigas e agganciarlo. Per togliere i filtri procedere in or-
dine inverso.
3 Scelta dei filtri
Osservare le disposizioni nazionali vigenti. Come linea guida è disponi-
bile la norma EN 529:2005 (raccomandazioni per la selezione, l'uso, la
cura e la manutenzione).
3.1 Filtri antigas e filtri combinati
I filtri di protezione delle vie respiratorie sono classificati in base alle
norme EN 14387, EN 143:2000, contrassegnati con il tipo di filtro (codice
lettera e codice colore) e la classe del filtro (codice numerico). Su ogni fil-
tro sono riportati il tipo di filtro, la classe del filtro e la norma di riferi-
mento.
®
200
35
Tipo di filtro Colore
A
marrone
B
grigio
E
giallo
K
verde
P
bianco
Nel caso dei filtri antigas A, B, E e K, la categoria del filtro da usare dipende
dalla possibile concentrazione massima del gas nocivo e dalla durata di
servizio richiesta.
Classi di filtri (codice numerico) EN 14387
classe 1
1.000 ppm (0,1% vol.)
classe 2
5.000 ppm (0,5% vol.)
classe 3
10.000 ppm (1,0% vol.)
Avviso importante: in ogni caso occorre osservare le dis-
posizioni nazionali, in particolare per determinare le mas-
sime concentrazioni ammesse di gas tossici quando si
usano filtri in combinazione con semimaschere o maschere
a pieno facciale.
Si applica sempre la concentrazione più bassa.
3.2 Filtri antipolvere
I filtri antipolvere sono classificati in 3 classi secondo la norma EN
143:2000: P1, P2, P3, in ordine crescente delle prestazioni del filtro.
Avviso importante: in ogni caso occorre osservare le dis-
posizioni nazionali, in particolare per determinare le mas-
sime concentrazioni ammesse di particelle quando si usano
filtri antipolvere in combinazione con semimaschere o
maschere a pieno facciale.
Si applica sempre la concentrazione più bassa.
Attenzione!
Quando si usano filtri antipolvere per sostanze radioattive,
!
microrganismi (virus, batteri, funghi e spore degli stessi) e
sostanze biochimicamente attive (enzimi, ormoni), vanno
usati solo filtri P3 con maschere a pieno facciale.
I filtri devono essere usati solo una volta.
La classe superiore di filtri antipolvere comprende l'ambito
di protezione (capacità di ritenzione) della categoria di fil-
tri antipolvere inferiore quando è usata in combinazione
con la stessa maschera. È possibile usare prefiltri per
evitare un'ostruzione prematura a causa di particelle di
grandi dimensioni (ad esempio quando si vernicia a
spruzzo); se la resistenza respiratoria aumenta, può per-
tanto rendersi necessario sostituire più spesso i prefiltri.
Applicazione
Vapori provenienti da composti organici con
punto di ebollizione superiore a 65° C.
Gas e vapori inorganici, ad esempio cloro,
idrogeno solforato, acido cianidrico
Anidride solforosa, acido cloridrico, gas acidi.
Ammoniaca e derivati dell'ammoniaca
Per particelle di materiali pericolosi con una
pressione di vapore trascurabile.
IT

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