Collegamento Elettrico; Schemi Di Collegamento Morsettiera; Fissaggio Del Cavo Di Alimentazione Alla Morsettiera Del Motovibratore - ITALVIBRAS GIORGIO SILINGARDI CDX Serie Guia Tecnica

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  • ESPAÑOL, página 34
Si consiglia di fissare il motovibratore installato ad un cavo di
sicurezza in acciaio, di opportuno diametro e di lunghezza tale a
sostenere, causa accidentale distacco, il motovibratore stesso, con
caduta massima di 15 cm (6") (Fig. 7, pag.7).
Attenzione: Non effettuare saldature alla struttura con il
motovibratore montato e collegato. La saldatura potrebbe causare
danni agli avvolgimenti ed ai cuscinetti.
Attenzione: Se si esegue l'installazione in una zona chiusa, prima
di saldare si deve controllare il livello del gas o il contenuto di polveri.
La saldatura in una zona con gas o polveri può provocare un'esplo-
sione.
Attenzione: Quando si installa il motovibratore, utilizzare bulloni, dadi
di serraggio e rondelle di sicurezza nuovi. Non riutilizzare elementi di
serraggio usati. Pericolo di danni al motovibratore o alla struttura.

3.2 COLLEGAMENTO ELETTRICO

Tutti i cablaggi vanno eseguiti in conformità alle Norme Nazionali e
alle Legislazioni vigenti nel paese di utilizzo, con particolare riferimento
alle normative e legislazioni vigenti per ambienti potenzialmente
esplosivi (modo di protezione "d").
I cablaggi devono essere eseguiti da elettricisti specializzati.
CONDIZIONI SPECIALI PER UN UTILIZZO SICURO
Il fissaggio del cavo di alimentazione dovrà essere realizzato in pros-
simità del pressacavo.
Tutti gli accessori montati con il motovibratore per assicurare la sua
sicurezza e il suo buon funzionamento, dovranno essere di modo di
protezione adeguato allo specifico uso.
I conduttori costituenti il cavo di alimentazione per il collegamento del motovibratore
alla rete devono essere di sezione adeguata affinché la densità di corrente, in ogni
conduttore, non sia superiore a 4 A/mm
il collegamento di messa a terra del motovibratore.
La sezione dei conduttori deve anche essere adeguata in funzione della lunghezza
del cavo utilizzato per non provocare una caduta di tensione lungo il cavo, oltre
i valori prescritti dalle normative in materia.
I conduttori costituenti il cavo di alimentazione per il collegamento del
motovibratore alla rete devono essere di sezione adeguata.
Utilizzare un cavo di alimentazione adeguato ad una temperatura superiore
a 105°C.
Tutti i motovibratori della serie CDX sono dotati di una protezione termica
130°C (a norme IEC/EN 60730) con contatto normalmente chiuso (NC); il
circuito della protezione termica è dimensionato per una tensione mas-
sima di 600Vac ed una potenza apparente massima di 720 VA.
Utilizzare un interruttore impulsivo a riarmo manuale.
La protezione termica 130°C deve essere collegata secondo la schema
riportato alla figura 29 a pag.98.
In alternativa, per le gr.35-40-50-60-70-80, e solo su specifica richiesta, i
motovibratori della serie CDX possono essere equipaggiati di termistore
PTC 130°C
a norme DIN 44081-DIN
L'eventuale termistore PTC 130°C richiesto va invece collegato secondo
lo schema alla figura 30 a pag.99.
I terminali di questa protezione termica (o termistore) sono contenuti
anch'essi nella scatola morsettiera e sono contraddistinti come P1 e P2.
3.3 SCHEMI DI COLLEGAMENTO ALLA MORSETTIERA
ATTENZIONE: Nel vano morsettiera (e sull'esterno del motovibratore)
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2
. Uno di questi serve esclusivamente per
44082.
è collocata una vite tropicalizzata indicata con il simbolo di terra (Fig.
7A, pag.7). A tale vite, a cui è affidata la funzione di connettore per la
messa a terra del motovibratore, deve essere collegato il conduttore
giallo-verde (solo verde per gli USA) del cavo di alimentazione.
Per le esecuzioni trifase, sotto al coperchio morsettiera è collocato
il foglio degli schemi di collegamento, lo schema è anche indicato
nelle fig.27-28 alle pag.96-97.
Per le esecuzioni monofase (disponibile solo per le gr.10-20-30
2 e 4 poli), si deve fare riferimento allo schema di fig.26 alle pag.96-
97.
NOTA: I motovibratori monofase vengono forniti senza condensatore,
che deve essere inserito dall'utilizzatore in zona protetta dalle vibrazioni.
Sulla targhetta di identificazione è indicata la capacità del condensatore
da utilizzare (CAP. ì F), ad esempio l'indicazione 10 significa che
occorre utilizzare un condensatore da 10 ì F, mentre l'indicazione 32/
12 sta a significare che per l'avviamento sono necessari 32 ì F e a
regime sono necessari 12 ì F.
3.4 FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE
ALLA MORSETTIERA DEL MOTOVIBRATORE
I motovibratori sono forniti senza pressacavo. L'utilizzatore deve montare un
pressacavo conforme alle Leggi e alle Norme per la specifica zona di utilizzo e
per il paese di installazione ed uso.
Per i collegamenti utilizzare sempre dei capicorda ad occhiello (Fig.
8, pag.7).
Evitare sfilacciamenti che potrebbero provocare interruzioni o corto
circuiti (A Fig. 9, pag.7).
Ricordarsi di interporre sempre le apposite rondelle prima dei dadi (B
Fig. 9, pag.7), onde evitarne l'allentamento con conseguente collega-
mento incerto alla rete e possibile provocazione di danni.
Non sovrapporre i singoli conduttori del cavo fra di loro (Fig.10, pag.7).
Eseguire i collegamenti secondo gli schemi riportati e serrare a fondo il pressacavo
(A Fig. 11, pag.7).
Interporre il tassello pressafili assicurandosi che pressi totalmente i conduttori e
montare il coperchio facendo attenzione a non danneggiare la guarnizione (B
Fig. 11, pag.7).
Controllare sempre che la tensione e la frequenza di rete corrispon-
dano a quelle indicate sulla targa di identificazione del motovibratore
prima di procedere alla sua alimentazione (Fig. 13, pag.8).
Tutti i motovibratori devono essere collegati ad una adeguata prote-
zione esterna di sovraccarico secondo le norme vigenti.
Quando vengono installati motovibratori in coppia è importante che ognuno
sia provvisto di una propria protezione esterna di sovraccarico e che tali protezioni
siano interbloccate fra loro perché in caso di arresto accidentale di un motovibratore,
si interrompa contemporaneamente l'alimentazione ai due motovibratori, per non
danneggiare l'attrezzatura a cui sono applicati (Fig. 12, pag.7).
Vedi fig.29 pag.98 come esempio di circuiti di potenza e comando in caso di
motovibratori con protezione termica.
Vedi fig.30 pag.99 come esempio di circuiti di potenza e comando in caso di
motovibratori con termistore.
Importante!: Per la scelta delle apparecchiature elettriche di marcia/
arresto e protezione di sovraccarico, consultare i dati tecnici, carat-
teristiche elettriche, corrente nominale e corrente di avviamento,
inoltre scegliere sempre i magnetotermici ritardati, per evitare lo
sgancio durante il tempo di avviamento, che può essere più lungo a
bassa temperatura ambiente.
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